Adoro le cornici, spesso mi attraggono più dei dipinti che racchiudono. Infatti ne appendo di vuote.
Se le regalo le riempio, pare che vuote portino male 😦 come ho fatto, rimettendoci la vista, in occasione della Prima Comunione di mio figlio, ricamando l’iniziale del suo nome la sera, dopo il lavoro, in blu notte su una tela aida dalla trama finissima.
E una mostra di cornici è in programma dal 1 Aprile al 13 Settembre 2015 alla National Gallery di Londra. Le cornici sono quelle esuberanti di Jacopo Sansovino, architetto e scultore toscano, che molto lavorò a Venezia e a cui si devono molti edifici Rinascimentali tra i quali, la Biblioteca Marciana.
Hanno nastri e volute arricchite da ghirlande di fiori e frutta o da teste di putti in rilievo: oggetti d’arte di per sé.
Sempre a proposito di National Gallery è uscito il film-documentario di Frederick Wiseman, abilissimo narratore.
Soggetto del film è l’arte, le sue mille sfaccettature e del come si rivolge a noi spettatori, il tutto risolto in un sapiente gioco di sguardi tra visitatori dipinti e regista, molto attento ai dettagli: 17o ore di riprese sapientemente ridotte per produrre commozione, senza commento vocale. I nostri sguardi devozionali, di attori inconsapevoli, estasiati o stupefatti, svelano il mistero che spinge le persone a frequentare i musei, già dal primo mattino, in cerca di qualcosa che li aiuti ad essere migliori.
Un viaggetto di 3 ore che il critico del New Yorker ha definito un “tour de force”. A cui sarei stata felice di sottopormi, ma è stato solo per un giorno e nelle multisale. Pessima cornice, che per l’occasione avrei potuto ignorare…