Un amore grande , chiuso dentro un libro piccolo così…

E’ di dimensioni ridotte ( 6x7cm) e l’ho trovato incollato al frontespizio di un libro, al posto di una dedica, forse da un timido spasimante. Parola ormai desueta ma che ben si addice al testo…

collage
L’autore è Tao Yuan-Ming, poeta cinese e iniziatore della poesie idilliaca,  vissuto nel 4° secolo, definito Poeta dei Campi e dei Giardini perché traeva ispirazione non già dalla natura selvaggia e aspra di regioni remote, ma ad esempio, dai crisantemi che crescevano lungo la siepe di casa sua. Il suo poema più importante è Peach Blossom Spring, dipinge un paese celato al mondo esterno,  e il suo titolo in cinese  ormai sta ad indicare Utopia.

2988422627_f8611f5f3dIl librino contiene il Poema per la bellezza della sua donna,  composto come risposta ad una dissertazione tra filosofi sul controllo delle emozioni per la tranquillità dell’animo. In copertina un particolare di un dipinto su seta di Pien Wen-tsin pittore attivo alla Corte dei Ming, autore di opere delicate che hanno come soggetti uccelli e fiori.

Edito da Vanni Scheiwiller nel 1965 è rimasto nascosto nel libro sino ad oggi. Meritava di venire scoperto…

La tua grazia non fu mai superata
Da alcuna donna
E perché un uomo abbandoni ogni cosa
Basta il racconto della tua bellezza.

Sei pura come il fermaglio di giada
Che la tua veste trattiene; sei dolce
Come il profumo d’orchidee nascoste;
Adempi ai tuoi doveri quotidiani
Ma più in alto vola il tuo pensiero.

Triste che il tempo passi così presto;
La vita è tanto piena d’affanno e vien la fine
Prima di cento brevi anni; ed io
Vorrei che tu più spesso sorridessi
E fossi risparmiata dal dolore.

Scostato è il rosso paravento
E tu là siedi, seria,
A suonare il liuto;
Con agili movenze
Volan le bianche dita delicate
Trascinando in un turbine incantevole
La tue maniche ampie.
Un dolce sguardo degli occhi buoni
Mi lascia incerto
Su quello che tu provi verso me;

E prima che la musica finisca
L’ombra comincia a invadere la stanza
E la dolente melodia si spande
Fuori, nel bosco, a perdersi
Tra la nebbia serale
Che fluttua intorno alla collina.

Sollevi il capo e guardi
Verso il cielo; il tuo collo
Si piega mentre tu tocchi le corde.
Ogni tuo movimento ha tale incanto
E tale perfezione,

La tua musica tanto mi ha commosso
Che bramo di potere
Parlar con te, sfiorandoti il ginocchio,
Come fanno gli amanti, dirti tutto il mio cuore.
Ma non oso, temendo
Che tu mi giudichi troppo indiscreto.

… continua per un’altra decina di pagine, in un crescendo di struggimento. La traduzione del testo è di Margherita Guidacci (1921-1992)  poetessa appartata, deliberatamente solitaria, fieramente lontana dalle cronache e dalle mode.

Margherita-GuidacciTraduttrice delle opere di John Donne e delle poesie di Emily Dickinson, cantò dapprima la solitudine e il dolore  e poi la gioia, trascinata da un miracolo d’amore. Nacquero così questi versi

«Il dolore / era piombo e pietra e mi chiudeva in me stessa. / Ogni giorno una nuova cerchia di mura, / un nuovo giro di catene. // Ma la gioia / mi dilata ora dal centro del cuore / fino agli orli vibranti del mio essere – / leggera come un fiore che apra i suoi petali… / No, più leggera. Io sono spazio e luce. / Sono il crocevia di liberi venti» (Dal dolore alla gioia).

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2 risposte a Un amore grande , chiuso dentro un libro piccolo così…

  1. londarmonica ha detto:

    Mi hai proprio incuriosita

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