Febbraio sta per finire e sono 217 i Tibetani che si sono immolati in Tibet e Cina dal 27 febbraio del 2009. Di questi 108 erano uomini e 19 donne. 24 non avevano più di 18 anni. 2 solo nel febbraio del 2014: di questi, come di molti altri, non si sa se siano sopravvissuti.
Le più recenti disposizioni del governo cinese hanno reso ancora più cruenta le repressione che coinvolge ora anche gli abitanti dei villaggi, i testimoni, i parenti dei Tibetani che si danno fuoco con conseguenze devastanti per le comunità locali. Molti di qesti bollettini sono stati pubblicati su Invisible Tibet, il blog della scrittrice tibetana Tsering Woeser che vive sotto stretta sorveglianza a Pechino dopo aver pubblicato articoli e poesie molto critiche nei confronti della politica cinese e un libro dal titolo Immolations in Tibet.
A questo proposito Sue Lloyd-Robert, giornalista della BBC, ha relizzato il documentario The Human Torches of Tibet.
Ci si prepara intanto a celebrare il 10 marzo prox i 55 anni dalla rivolta di Lasha e la fuga del Dalai Lama. Manifestazioni avranno luogo in tutto il mondo. Il cammino verso la libertà del Tibet sembra non avere fine. E le torce umane sembrano illuminare sole se stesse.
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