Viaggio in Polonia: Auschwitz – Birkenau

L’argomento, essendo oggi il 27 gennaio, è sin troppo ovvio. Mi giustifico sapendo che l’ovvietà in certi casi non è banale. Anzi. E’ un’utile ripetizione di fatti, immagini, letture, ricordi, emozioni, pianti.  Solo in Polonia furono uccisi più di tre milioni di ebrei. Attraversarla equivale a passeggiare in uno sterminato cimitero ebraico. In tanti abbiamo visto, e ognuno ne ha tratto una lezione per sé. La mia è responsabilità personale e speranza.

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Ho visto masse di uomini coraggiosi. Masse di uomini avviliti. Ho capito per sempre che non bisogna affidarsi solo all’adorazione di Dio. Ho capito che si può cambiare, innovare, rompere, che si deve rompere. Lo spirito e la volontà sono legittimi, fertili e forti. Esiste un’indipendenza voluta da Dio. E’ quella di ogni individuo. La testa sulla spalle la porta ciascuno per sè. Viaggio in Polonia, Alfred Doblin

Cracovia, tunnel installazione di Miroslaw Balka che porta alla Schindler's Factory

Cracovia, tunnel installazione di Miroslaw Balka che porta alla Schindler’s Factory

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Il lavoro rende liberi non è solo una menzogna sfrontata ma è anche la verità del capitalismo, del lavoro fatto coincidere con la piena realizzazione dell’individuo. Emmanuel Lévinas

Ad Auschwitz non si buttava via niente. Solo la vita.

Ad Auschwitz non si buttava via niente. Solo la vita.

collage BAMBINIL’ho messo a letto,cosa che non avevo fatto per lui da quando era bambino. Gli ho rabboccato le coperte e con la mano gli ho pettinato i capelli. Cerca di vivere in modo che tu possa sempre dire la verità, ho detto. Poi sono andato nella stanza di Iggy e lui stava dormendo, ma l’ho baciato sulla fronte e ho recitato una benedizione. Ho pregato in silenzio che fosse forte e conoscesse la bontà, e non conoscesse mai il male e la guerra. Ogni cosa è illuminata, Jonathan Safran Foer

Feci questo viaggio nell’agosto del 2011. Qualche mese dopo moriva Vaclav Havel, primo presidente della Repubblica Ceca.

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O abbiamo la speranza in noi, o non l’abbiamo; è una dimensione dell’anima,
e non dipende da una particolare osservazione del mondo o da una stima della situazione. La speranza non è una predizione, ma un orientamento dello spirito e del cuore; trascende il mondo che viene immediatamente sperimentato, ed è ancorata da qualche parte al di là dei suoi orizzonti. Vaclav Havel

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2 risposte a Viaggio in Polonia: Auschwitz – Birkenau

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