Avete amato il film Marigold Hotel? Le amiche ed io tantissimo. Bene. L’autrice del best seller da cui il libro fu tratto, Deborah Moggach, ha pubblicato un nuovo romanzo. Heartbreak Hotel.
Che diventerà una serie televisiva della BBC che le amiche ed io non vedremo mai. Se c’è un motivo per cui me ne dispiaccio sono i luoghi in cui è ambientato, Presteinge nel Galles, e l’adorabile Jack Russell che appare in copertina, affine di Amelie e Benjamin dell’amica Anna. Per il resto temo non possa reggere il confronto con il tanto amato Marigold, reso insuperabile anche da un cast di attori grandiosi.
In “Hotel Crepacuore” Buffy, attore in pensione, decide di lasciare Londra e di ritirarsi in un piccolo villaggio del Galles senza immaginare ovviamente quello che poi gli accadrà.
Preso in gestione un decadente B&B fuori dal mondo si rende conto di doverlo riempire velocemente di ospiti. Ne mette insieme una collezione piuttosto eterogenea: Harold, la cui moglie è fuggita con una giovane donna; Amy, che è stata lasciata inaspettamente dal suo allampanato fidanzato e Andy, il postino ipocondriaco che fatica a gestire la fidanzata troppo impegnativa. E per loro organizza corsi improvvisati con i quali gli ospiti dell’Heartbreak Hotel riusciranno a colmare le loro lacune e avviarsi verso un futuro più sereno.
Il tutto quindi ruota intorno alla capacità di reiventarsi dopo una separazione che oggi può accadere anche più di una volta nella vita. E alla necessità di sviluppare nuove abilità, di solito di competenza dell’altro: dal riparare l’auto alla gestione finanziaria, al prenotare una vacanza o riparare una spina. Anche in cucina. Come fare ad esempio un pan di spagna. Nel quale si cimenta una piuttosto inetta Annie, uno dei personaggi minori.
http://www.deborahmoggach.com/index.php/how-to-make-a-sponge-cake/
Per fortuna il pan di spagna non è tra i miei preferiti e quindi non ne sentirei mai la mancanza, caso mai Mr. Tower decidesse di lasciarmi. Del resto Mr. Tower neppure lo sa fare. Ma neppure riparare la macchina. O cambiare una spina. Quindi?
Caso mai rimane il Marigold hotel. Amicheeeee!!!!!
Film bellissimo e affascinante, forse anche per l’ambiente così estraneo al nostro piccolo mondo. Sto scrivendo mentre Berlusca appare ,con il suo discorso ,pressocchè su tutti i canali che forsennatamente faccio scorrere, basterebbe questo a convincermi a cercare un Marigold ovunque nel mondo e preparare in fretta la valigia per me e Benjamin and Amélie. Più invecchio e più ho voglia di storie parlate,raccontate, di mettere il naso dentro vite altrui per capire l’umanità e me stessa. Non mi sento più italiana e non per snobismo, mi sento apolide almeno nei sentimenti e nelle emozioni, ho voglia di capire da sola. Spegnerò la tv. E aspetto la serata cineforum a casa di Cinzia con le altre sisters per rivedere Marigold Hotel.
Hai notato la somiglianza di Silvio con Mao? e’ il teatrino come il Joe Condor di Letta. Appuntamento prox settimana per la serata Marigold. Assicuro aperitivo rinforzato con menù indiano o similare e comodi divani. Grazie amiche di esserci ❤
Stiamo unite ! 🙂