
Il libro si rivolge genericamente a donne “intorno ai 50”, senza specificare quanto intorno. L’Autrice, India Knight, ne ha giusti giusti 50, 6 meno di me, e se proprio devo essere sincera…beh, ora capisco come su di lei alcuni accostamenti possano stonare… anche il cianfrusagliame che ingombra la sua casa, sempre secondo me naturalmente…

Ne ho letto una sagace recensione su Il Foglio, scritta da Annalena Benini, che confesso da un po’ sembra scrivere per me. O meglio, di cose che voglio leggere. Annalena si smarca subito dai consigli che paiono ordini della suddetta Knight. Io invece qualche pensierino ce l’ho fatto e mi sono lasciata mettere in crisi, solo per qualche ora però.
Il libro è per quanto riguarda gli indirizzi rivolto alle Londinesi. Cita stilisti, parrucchieri, pedicure che richiedono l’attraversamento della Manica perché “basati”, come si usa dire ora anche qui in Italy (producendo su di me lo steso effetto del gesso che stride sulla lavagna) in London. E questo è il punto nr. 1 per cui sentirsi esonerate. La sola citazione italica è il Ceek Fabric di Armani, tonalità 506, che pare stia bene a tutte e dovrebbe far sembrare più giovani. L’ho cercato su Sephora ed è esaurito: effetto India? non saprei. Quelle della mia età le vedo sempre più spesso affollare i negozi di Kiko. Comunque costa 50 Euro, troppi per una promessa che non verrà mantenuta.
Sconsiglia un sacco di cose di cui mi sono liberata almeno in parte, già da anni, come nel caso di un golfino maculato che indossai una sola volta per una cena. Avevo 20 anni di meno e tutto si poteva dire tranne che su di me producesse l’effetto “tardona”. Mentre stavo uscendo mio figlio, allora piccolo e quindi innocente, mi chiese perché mi ero messa una maglia da cane. Finita la cena lo gettai nell’immondizia e non se ne parlò più. Confesso di ripensarlo ogni tanto, perché uno bello così non l’ho mai più rivisto. Mi sono poi rifatta con una paio di scarpe ma nel frattempo la moda ha preso “piede” e le mie scarpe, in quel momento azzardate, non fanno più lo stesso effetto. Pazienza.

Ho ceduto anch’io alle Birkenstock e non mollo i miei colori neutri, soprattutto in inverno, anche se, sempre secondo India invecchiano moltissimo e sembrano appartenere a chi ha imbiancato casa l’ultima volta nel 1986. Così come non mollo il grigio, anche se, sempre secondo lei, è il colore dei piccioni, dei topi e della nebbia. Ci troviamo d’accordo sul blu che è il mio colore preferito.

La cara India comunque dà un sacco di altre “suggestions” riguardo a salute, amicizie, amori, genitori anziani e se mi sono soffermata solo sull’abbigliamento è perché da sempre la moda e il vestire sono da mettersi strettamente in relazione alla psicologia dell’individuo e della società. E a questo proposito risponderei all’Autrice proponendo la poesia Warning di Jenny Joseph, poetessa inglese, votata secondo un sondaggio della BBC come la poesia più popolare del dopoguerra, e a cui si è ispirata la community internazionale Red Hat Society che mette in contatto, sostiene e incoraggia donne in cerca di amicizia, divertimento, realizzazione personale e benessere. Il loro motto? godersi la vita, ad ogni età.
Quando sarò vecchia mi vestirò di viola con un cappello rosso che non si intona e non mi dona
e spenderò la mia pensione in brandy e in guanti estivi e in sandali di satin, e poi dirò che non abbiamo soldi per il burro.
E mi siederò sul marciapiede quando sarò stanca e arrafferò gli assaggi nei negozi e premerò i campanelli degli allarmi
e farò scorrere il mio bastone lungo tutte le inferriate e mi rifarò della sobrietà della mia gioventù.
Uscirò in pantofole sotto la pioggia e raccoglierò i fiori nei giardini degli altri e imparerò a sputare.
Potrò indossare terribili camicie e ingrassare e mangiare tre libbre di salsicce in una sola volta
o solo pane e sottaceti per una settimana e accumulare nelle scatole penne e matite e sottobottiglia da birra e cianfrusaglie.
Ma ora dobbiamo mettere vestiti che ci rendano sobri e pagare l’affitto e non imprecare per strada e dare il buon esempio ai bambini.
Dobbiamo avere amici a cena e leggere i giornali. Ma forse dovrei cominciare a fare un po’ di pratica adesso?
Così la gente che mi conosce non rimarrà troppo scioccata e sorpresa quando d’improvviso sarò vecchia e comincerò a vestirmi di viola.

Anch’io voglio diventare così da vecchia. Ora non posso
Neppure io…rimandiamo?
Sì, ma poi lo facciamo assieme
Ma certo…
Deliziosa voglia di leggerezza… e di viola.
Oh si…leggere si vive meglio