La ricetta dei “gnocchetti bianchi della Nonna Bis”
con cui ho partecipato al concorso de Il Corriere della Sera “Una ricetta per la vita” ha vinto nella categoria Un piatto dell’infanzia:
http://cucina.corriere.it/ricette/ricetta-per-la-vita/08/19/ricetta_819.shtml
Il concorso era inserito nel progetto Women for Expo, che parla di nutrimento e sostenibilità e lo fa per la prima volta mettendo al centro di un’Esposizione Universale la cultura femminile. Ogni donna, recita il progetto, è depositaria di pratiche, conoscenze, tradizioni legate al cibo, alla capacità di nutrire e nutrirsi, di “prendersi cura”. Non solo di se stessi, ma anche degli altri. http://www.expo2015.org/it/progetti/we-women-for-expo
Ne avevo parlato in un mio post https://eyesmindandhearthaboveall.wordpress.com/2013/10/14/la-mia-valtellina-e-i-gnocchetti-bianchi-della-nonna-bis/
Ho vinto una cocotte di colore blu della ditta Staub, sponsor dell’iniziativa http://www.staub.fr/it/home.html
La notizia è apparsa Venerdì 3 luglio su Il Corriere della Sera
Il mio nome non appare ed è giusto così. La vincitrice è lei, mia nonna Emilia, da cui ho ereditato la ricetta. Donna mite e forte, che ha vissuto con coraggio anni difficili.
Lo ha fatto senza recriminazioni, senza avanzare pretese, sempre preoccupata di recare disturbo, disponibile ad aiutare sino all’ultimo giorno, ed è stato davvero così, la sua famiglia. E’ mancata infatti mentre accudiva Valentina, una dei pronipoti che ha visto nascere.
Ha cresciuto tre figli durante la guerra, e sei nipoti di cui sono la prima. Per una di loro ha viaggiato in Turchia, Iran, Filippine, Grecia … lei che era nata a Prosto di Piuro, un minuscolo paesino di montagna al confine con la Svizzera.

Chiavenna, ottobre 1933. – Matrimonio di Carmela e Eligio. Dietro di loro Emilia, sorella della sposa e mia nonna, tiene in braccio mia mamma
Con lei ho trascorso molto tempo della mia infanzia, a lei mi ha legato un affetto profondo. Ed è così ancora ora, che lei non c’è più. Di lei conservo la voce registrata su una cassetta mentre racconta a mio figlio la favola che raccontava a me da bambina: la favola di un principe che si chiamava Federico…si chiama così anche mio figlio, non in omaggio a lei e alla favola, ma perché è un nome ricorrente tra i primogeniti della famiglia di mio marito. E il destino, benevolo, ha voluto che a mio figlio toccasse questo…
La nonna Emilia, la nonnaBis, merita a pieno titolo questo premio: Women for Expo sembra pensato per lei. E per le tante come lei donne anonime, donne “qualunque” vissute nell’ombra ma protagoniste nelle nostre vite.
Un bellissimo omaggio
Ho letto in bel brano ferroviario in La ragazza di fronte di Margherita Oggero…
Lo cercherò. Grazie