E’ apparsa troppo perfetta all’uscita dalla Lindo Wing, nonostante l’abitino minimal di http://www.jennypackham.com/, e ha scatenato le rosicone. Le più rosicone sono le russe che hanno adirittura ipotizzato che la nascita della Little Princess fosse fasulla. In quella data intendo. Lo riporta la Komsomolskaya Pravda. Qualcuna adirittura sostiene che la bambina sia nata da una madre in affitto e che la gravidanza di Kate fosse simulata.
Non solo l’aspetto di Kate desta sospetti, ma anche il piccolo volto di Charlotte viene messo sotto la lente di ingradimento: non sembra, a detta delle rosicone, quello di una neonata, in senso stretto.
E così la piccola Charlotte, a pochi giorni dalla nascita, si trova catapultata in quella che è l’ossessione del secolo: l’apparire. Ciò accadde anche alla sua illustre antenata la Regina Charlotte, botanica appassionata fondatrice dei Kew Gardens, a causa dei suoi “lineamenti mulatti”. Il Guardian, in un articolo del 2009, concluse, a questo proposito, che se la Regina Charlotte aveva antenati africani, erano i benvenuti: erano senza ombra di dubbio più interessanti dei pallidi cadaveri dellla famiglia reale.
Accadde anche alla amatissima Diana, diventata anche icona di stile, soprattutto dopo la separazione da Carlo. Anche lei purtroppo, come la Regina Charlotte, affetta da depressione, indotta dal triangolo amoroso consacrato con il suo matrimonio. Ma mentre la Regina Charlotte, più prudentemente, affidò le sue malinconie alle lettere inviate al fratello Charles (altra relazione tra Diana e Charlotte) Diana, in linea con i tempi, scelse di farlo utilizzando il mezzo televisivo scatenando l’inferno intorno a sè.
Ma al di là dell’aspetto, come sarà la piccola Charlotte? come vivrà il suo ruolo, che già ora sembra gravarla di grandi responsabilità? C’è da augurarle con equilibrio, come potrebbe voler dire la scelta del suo secondo nome, quello della bisnonna Elizabeth, costretta dagli eventi ad ammettere che
“Come tutte le migliori famiglie , abbiamo la nostra quota di eccentricità, di giovani impetuosi e capricciosi e di disaccordi familiari.”