Porcellane in pezzi e vecchie scarpe a cui è stata restituita dignità. Oggetti riparati, valorizzando le crepe, riempiendone le spaccature…perché qualcosa che ha subito una ferita ed ha una storia diventa speciale. Enrico Sabba dà loro una seconda chance utilizzando una tecnica solitamente impiegata nella lavorazione del vetro e trasformando in pregio un difetto.
Scarpe come fogli bianchi su cui riscrivere storie, scarpe come attori in scena a recitare su un piccolo e personale palcoscenico. A realizzarle Patrizia Genovese: artigiana, artista, contadina, raccoglitrice onnivora.
Meraviglia! Complimenti da parte mia.
Mai buttare niente… l’arte si nasconde in ogni oggetto