Domenica mattina. Sveglia presto: è deciso, si va a Milano per Jewish and the city. Colazione mentre ascolto la notizia di un’altra decapitazione. Mi viene il magone. Vado verso Mr Tower in transito nel corridoio. Glielo dico, tace, torna in camera e mentre vado in bagno lo vedo che cincischia. Lo sento che dice “Visto il clima, dici che sarà davvero il caso di andare ?”. Gli dico, che sì, certo, sarebbe bello andare al mare ma rischiamo l’ingorgone. Tanto vale…
Poi capisco che il clima a cui Mr Tower si riferisce è di altro genere. A ben pensarci la paura fa parte della cultura ebraica. E poi anche la nostra dieta di questo periodo vive di sottrazione. Ma Pesach, il tema di Jewish, è la festa dell’affetto e dell’amore, è la festa del bere e del mangiare, la festa della disponibilità. E’ il rovesciamento dell’ebraismo sofferente e perseguitato. Allora decido che si va. Mr Tower mi chiede “Guidi tu?”. Certo, così siamo davvero in tema, anche con la Giornata della Cultura Ebraica.
Questo è il diario fotografico di una giornata di gioia. Le parole con cui siamo tornati sono le stesse con cui siamo partiti. Ma hanno un’altra profondità. Anche Milano, lontano dal triangolo della moda, mi è sembrata bellissima.
Di Milano avevo già parlato qui https://eyesmindandhearthaboveall.wordpress.com/2013/12/03/ha-sempre-ragione-bob/