La vita in condominio può essere serena, volendolo naturalmente. Capita se si è fortunati di non doverci lavorare, di essere parte di un condominio di persone gentili, sorridenti, disponibili, nella buona e nella cattiva sorte. Il vicino di casa insopportabile capita trasversalmente come dimostra questa lettera, indirizzata dall’amministratore del condominio in cui si trovava il suo studio, ad Andy Wharol: studio frequentato da utilizzatori di anfetamine, superstar, persone inclini a pratiche sessuali estreme.
Questo è un caso limite ovviamente ma capita anche e sempre di più che quello che sembrava “un vicino tranquillo” si trasformi ad un certo punto in un efferato assassino. Per fortuna sono più frequenti, anche se non auspicabili, vicini che urlano, spostano mobili soprattutto la sera, ascoltano la tv a volume altissimo, ingombrano il pianerottolo con le loro scarpe….e via via così. Di fronte a ciò l’eventuale richiesta di aiuto viene preventivamente censurata, il diritto al reclamo stroncato dall’insulto.
A volte, invece, capita che proprio dal desiderio di migliorare la qualità della vita di chi vive “nei dintorni” , passando cioè dal condominio al quartiere, nascano reti di solidarietà, che diventano social: è capitato a Bologna, su iniziativa di Federico Bastiani, e a Milano li hanno seguiti. http://www.vicinidcasa.com/ Sono gli abitanti di via Maiocchi, che hanno aperto un gruppo su Facebook e in breve tempo il gruppo si è allargato, anche a chi non ha un profilo sui social network. Lo scopo: traformare in social anche la strada, mettendo a disposizione degli altri quel che si ha, quel che si sa fare, quel che si può scambiandosi competenze, favori, aiuto, ricette, indirizzi utili e tutto quanto può aiutare.
Una modalità nuova per ricreare il “senso di un luogo” fatto di vicinanza, condivisione, continuità. Per ritornare a pensare alla casa come un luogo sognato, accogliente, perchè casa non è solo dove sei nato ma sempre più dove sei cresciuto.
Bella iniziativa quella di Bologna, ho visto un servizio in tv che la illustrava ampliamente. Potremmo tentare con P.zza Garibaldi ?
ci ho pensato, potremmo allargare a piazza assunta…