Pareidolia: La pareidolia o illusione pareidolitica (dal greco εἴδωλον èidōlon, “immagine”, col prefisso παρά parà, “vicino”) è l’illusione subcosciente che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili (naturali o artificiali) dalla forma casuale.
Mi capita molto di rado di cercare oggetti nelle nuvole. Troppo indaffarata, troppo distratta? non so…di certo la mia porzione di cielo cittadino è molto limitata e quindi accade molto ma molto raramente di fermarmi ad ammirare lo spettacolo naturale delle nuvole in movimento anche perché, diciamolo, il cielo di questa primavera che tarda ad arrivare è ormai sul nuvoloso fisso costate.
Ma sabato mattina mi sono svegliata nella campagna toscana, a Pomaia per l’esattezza , dove sono andata per seguire un corso su “Igiene emotiva ed educazione del pensiero” all’Istituto Lama Tzong Khapa
E’ stato il primo degli incontri in cui si articola il corso (4 finesettimana + 1 ritiro) in cui abbiamo affrontato L’approccio Buddhista alla realtà : lo scopo della vita; felicità e sofferenza e la relazione corpo-mente; causa, effetto e relazione dipendente; il meccanismo dell’esistenza; realtà convenzionale e ultima. E’ un corso impegnativo, il nostro maestro non ci ha risparmiati un secondo. E’ un maestro speciale, almeno per me: è Fabrizio Pallotti e, se avete seguito gli insegnamenti del Dalai Lama in Italia, non potete non conoscerlo, perché è il traduttore che siede accanto a Sua Santità: lui per me, come dico io, è le parole del Dalai Lama.
Beh in pratica si tratta di imparare a guardare il mondo con oggettività, non mediato dai condizionamenti della nostra mente. Quindi direte voi in netto contrasto con il mio modo di guardare alla nuvola dove io ho intravisto un cavallo lanciato al galoppo. Diciamo di sì, in parte…perché in quella nuvola non ho voluto vedere il cielo che si stava oscurando, come sarebbe più razionale pensare, ma ho voluto vedere un’immagine che rappresentasse la bellezza e la meraviglia nascosta in natura, soprattutto a noi che viviamo in città: sollevare lo sguardo da noi, dalla nostra individualità, dai rapporti conflittuali a cui spesso ci condannano le nostre vite o a cui ci autocondanniamo, per vedere la bellezza che ci circonda, anche negli altri. Qualcosa che fosse la metafora di un cammino intrapreso, sempre stando alle parole del Dalai Lama e di Fabrizio quindi, lungo il sentiero dell’illuminazione (che parolona! mentre la scrivo istintivamente abbasso il capo perché ne percepisco tutta la grandezza). Per questo ho iniziato a leggere, e intendo applicarmici con impegno , La lampada sul sentiero di Sua Santità il Dalai Lama.
L’obiettivo è ambizioso, come ho detto, quello dell’illuminazione intendo: migliorare me stessa per aiutare gli altri. Sono necessari doti e tempo che temo di non avere, a questa età. Ma non mi si chiede di fare tutto il lavoro per migliorare il mondo, semplicemente di fare la mia parte.