La lettura in classe è programmata da tempo. Le insegnanti con un cartello avvisano i genitori che oggi andrò a leggere.
Nel frattempo radio, tv e giornali martellano con gli allerta meteo, peraltro non previsti nella nostra zona, altrimenti le scuole sarebbero chiuse. Un papà, straniero, chiede ad una delle insegnanti “Bibliotecaria viene anche con acqua?”.
Non sa, il padre, che una volta ad andare a scuola con qualsiasi tempo e con qualsiasi mezzo erano maestre e alunni, soprattutto in zone come le nostre. I bambini percorrevano chilometri con gli zoccoli ai piedi sulle strade innevate per arrivare in classi rudimentali, molto rudimentali, scaldate con la stufa a legna che la maestra, che spesso dormiva sopra la scuola, provvedeva a riempire di legna ben prima che gli alunni arrivassero a scuola. Probabilmente la stessa cosa accade ancora oggi nel suo paese, nelle campagne.
Ma soprattutto ignora che ci furono bibliotecarie ben più solerti. Nel 1935 nel Kentucky, durante il mandato di Roosevelt, venne promosso il progetto Biblioteca a cavallo naturalmente completamente gratuito. Erano gli anni della Grande Depressione e molte famiglie vivevano completamente isolate dal resto del paese, senza luce telefono radio, spesso vivendo in rifugi improvvisati. Non c’erano strade e il solo modo per raggiungerli era a dorso di mulo o a cavallo. Di fronte alla totale assenza di beni primari, ovviamente il bisogno di libri e di cultura no avevano alcuna priorità. Sino a quando Eleanor, la moglie del Presidente, decise di creare il Kentucky Pack Horse Library Project. Anche se le bibliotecarie guadagnavano solo 28 dollari al mese erano comunque fiere del loro lavoro, perché non era solo un duro lavoro ma era importante per chi non aveva accesso alla cultura.
Naturalmente le riviste erano di gran lunga più popolari dei libri, ad esempio quelle tecniche con cui gli abitanti delle montagne potevano imparare come migliorare la loro esistenza. I libri per bambini erano molto apprezzati anche dagli adulti che così imparavano a leggere. Il servizio si interruppe purtroppo per mancanza di fondi nel 1943.
Quindi? Quindi si va!
Brava. Si va. Questo è lo spirito giusto.
Bellissima testimonianza
grazie…dedico l’apprezzamento alle colleghe