Nelle vie che percorro ogni giorno scorgo cortili e giardini segreti.
Evocano intimità, calore, accoglienza, cura. A volte orginalità come nel caso del cortile di Cose Vecchie.
In uno ritrovo le atmosfere descritte da Mario Canepa nel suo Dalle parti del Moderno nel brano Via della favola.
Via delle Aie aveva il fascino delle cose misteriose.Dentro quelle case basse tra quei muri di pietra e nei cortili dal sole sbieco pulsava una vita a me sconosciuta, inafferrabile.Allora diventava la via della favola con l’uomo cattivo che m’impauriva e l’uomo buono con asino e organetto:la casa dei Bolfi era la dimora felice di gnomi sorridenti da dove uscivano voci melodiche e accordi di chitarra.
C’è poi Vico Buttà, altrimenti detto anche Giro del Papa. Cosa c’entri il Papa nessuno lo sa. Ma l’etimologia Buttà rimanda a qualche bottega di bottaio e dunque al vino.
Nelle sere d’estate sotto queste volte Il Quartino di vino allestisce il suo dehor. Qui tutto è reso speciale dalla selezione di vini e champagne, dall’uso sapiente dei prodotti del territorio.
Difficile rinunciare ai dolci.